giovedì 3 gennaio 2013

Lettere e brillantini...



Iscinta e scalza, con le trezze avvolte, 
e d'uno scoglio in altro trapassando, 
conche marine da quelli spiccando, 
giva la donna mia con le altre molte. 

E l'onde, quasi in sé tutte raccolte, 
con picciol moto i bianchi piè bagnando, 
innanzi si spingevan mormorando 
e ritraènsi iterando le volte. 

E se tal volta, forse di bagnarsi 
temendo, i vestimenti in su tirava, 
sì ch'io vedeo più della gamba schiuso, 

oh, quali avria veduto allora farsi, 
chi rimirato avesse dov'io stava, 
gli occhi mia vaghi di mirar più suso!

Boccaccio 

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